ALESSANDRIA - Quello approvato in Consiglio comunale venerdì 20 dicembre
non sarà fisicamente un vero e proprio registro al quale iscriversi,
piuttosto l’affermazione di un principio che garantirà pari trattamento
fra le coppie sposate e quelle conviventi, almeno al fine di ricevere
servizi da parte del Comune. “Quello che conterà agli occhi
dell’Amministrazione - spiega Mauro Cattaneo, neoassessore alle Pari
Opportunità e alle Politiche di Cittadinanza - sarà solamente il fatto di
vivere effettivamente insieme, e di essere inseriti nel medesimo ‘stato di
famiglia’ (documento rilasciato su richiesta dall’Ufficio Anagrafe del
Comune, dove già oggi è possibile inserire anche persone appartenenti allo
stesso sesso ndr). Basterà questo documento per non essere discriminati
rispetto a chi è effettivamente sposato: per esempio, nel caso in cui si
debba concorrere per l’attribuzione di case popolari o di altre forme di
agevolazione, l’unico documento preso in considerazione sarà appunto il
certificato che attesta l’esistenza di una famiglia anagrafica basata su
vincoli affettivi”. Per l’Amministrazione di Palazzo Rosso a partire da oggi
non farà più quindi alcuna differenza il fatto di essere sposati o meno, basterà
poter attestare di essere effettivamente conviventi.
“Si tratta di un grande risultato, in grado finalmente di mettere fine alla penalizzazione delle coppie che vivono insieme senza però essere legate dal vincolo del matrimonio” - commentano dalla maggioranza. Il consigliere Mariarosa Procopio aggiunge: “purtroppo manca ancora una legislazione a livello nazionale, e quindi è ancor più importante che il tema venga affrontato, come possibile, a livello amministrativo. In Italia le coppie di fatto sono ormai 178 mila, quello che diamo ad Alessandria è quindi anche un segnale di cultura e comprensione, che speriamo possa servire da impulso, insieme a quello di altri comuni, sul piano nazionale”. ... Il provvedimento è passato con 20 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti.
“Si tratta di un grande risultato, in grado finalmente di mettere fine alla penalizzazione delle coppie che vivono insieme senza però essere legate dal vincolo del matrimonio” - commentano dalla maggioranza. Il consigliere Mariarosa Procopio aggiunge: “purtroppo manca ancora una legislazione a livello nazionale, e quindi è ancor più importante che il tema venga affrontato, come possibile, a livello amministrativo. In Italia le coppie di fatto sono ormai 178 mila, quello che diamo ad Alessandria è quindi anche un segnale di cultura e comprensione, che speriamo possa servire da impulso, insieme a quello di altri comuni, sul piano nazionale”. ... Il provvedimento è passato con 20 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti.
Tessere le Identità, associazione nata in
città a difesa dei diritti Lgbtqi, ha salutato con grande gioia
l’affermazione di piena parificazione dei diritti sul piano amministrativo:
“Accogliamo con grande soddisfazione (e molta emozione) l'approvazione del
Registro delle Unioni Civili nella città di Alessandria. Si tratta di un passo
importante per il riconoscimento dei diritti di tutte, davvero tutte le
famiglie della nostra città. Ci congratuliamo con il sindaco Maria Rita Rossa e
con il Consiglio comunale per aver realizzato la promessa fatta pochi giorni fa all'Associazione Cultura e
Sviluppo Alessandria e per aver risposto con
concretezza alla nostra lettera aperta in merito al registro delle
Unioni Civili. Oggi, abbiamo tutte e tutti,
eterosessuali, omosessuali, bisessuali, transgender, transessuali, un motivo in
più per essere orgogliose e orgogliosi di essere alessandrini. Perché la
diversità è un bene comune”.
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