Parlo di Roger Lenaers, la cui storia e il cui ministero sono davvero fecondi. Quando un teologo
fa il parroco e quando un parroco è davvero un teologo, nasce un servizio serio
e costruttivo. Roger Lenaers, nato nel 1925 a Ostenda (Belgio), è entrato
nell'Ordine dei Gesuiti nel 1942. Ha studiato filosofia, teologia e filologia
classica e ha insegnato latino, greco e religione nelle scuole superiori,
specializzandosi nella didattica delle lingue classiche e pubblicando numerosi
libri di testo. Il metodo da lui ideato per l'insegnamento del latino è tuttora
utilizzato nelle scuole del Belgio. Ha anche svolto attività didattica per la
formazione dei futuri professori di religione. Il suo particolare interesse
mira alle domande fatte alla fede, ispirate dalla modernità e dalla
secolarizzazione. Vasta eco a livello mondiale ha suscitato la pubblicazione di
due considerevoli saggi (in italiano "Il
sogno di Nabucodonosor o la fine di una Chiesa medievale", Massari
2009 e "Benché Dio non stia
nell'alto dei cieli" un seguito a "Il sogno di Nabucodonosor", Massari 2012) sullo scontro fra la
modernità e l'immagine tradizionale della fede, arrivando a riconciliarle
mediante una innovata proposta di riformulazione della fede cattolica per i
credenti secolarizzati del XXI secolo. Dal 1995 è parroco a Vorderhornbach, una
piccola comunità tra le montagne del Tirolo austriaco.
A Bergamo il 27 e il 28 gennaio si svolgono
due incontri con padre Roger Lenaers.
Lunedì 27 gennaio, ore 17.00 – 20.00
Seminario Università di Bergamo, aula 1 – sede di S. Agostino – piazzale S.
Agostino 2Interventi di: Fulvio Manara, Federico Battistutta, Giuliano Zanchi,
Luciano Zappella, Giulio Brotti, Giangabriele Vertova, Marco Ubbiali, Roberto
Massari. Martedì 28 gennaio, ore 20.45 – ConferenzaSala fondazione Serughetti
La Porta – viale Papa Giovanni XXIII, 30Presentazione dei libri: "Il sogno di Nabucodonosor o la fine di una
Chiesa medievale" e "Benché
Dio non stia nell'alto dei cieli" (Massari Editore) Introduce:
Ferdinando Sudati.
Di questo straordinario parroco riporto,
in una breve collezione, alcune riflessioni comparse nei suoi due ultimi libri.
Oggi, nella cultura degli slogan, va di moda citare Bonhoeffer o Lenaers o
altri come profeti di una spiritualità senza religione. Ovviamente Dio non ha
nessun "contenitore" perché straripa da tutti i pori del creato e noi
cerchiamo di approssimarci al mistero di Dio in una ricerca che è consapevole
del Suo sempre oltre. Ma un buon parroco cattolico come Lenaers, anche con i
suoi libri, ha dato un contributo essenziale al rinnovamento del linguaggio con
cui si esprime il messaggio cristiano. Segnalando libri e convegni e citando
alcuni passi dei suoi scritti, invito i lettori e le lettrici del Blog a
leggere le sue opere, scritte in modo addirittura accattivante. Padre Lenaers
ci sollecita ad una fede cristiana adulta, che non abbia paura di
compiere un esodo di liberazione dai linguaggi tramontati e privi di
comunicazione per inventare un modo nuovo, che faccia i conti con la modernità,
di esprimere la fede originaria di Gesù e del suo movimento. E' desolante
constatare, da Natale a Pasqua ,quanto la predicazione cristiana e la catechesi
ripetano dei dogmi che non annunciano più il messaggio originario.
Franco Barbero
Per informazioni Fabrizio Longhi. fabriziolonghi@gmail.com
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