martedì 15 aprile 2014

Augurio di Pasqua

«Questa vita appare insopportabile, un’altra irraggiungibile. Non ci si vergogna più di voler morire, si prega di essere portati dalla vecchia cella, che si odia, in una nuova cella, che si imparerà ad odiare. A determinare quella preghiera contribuisce un residuo di fede che durante il trasporto il Signore passi per caso nel corridoio, guardi il prigioniero e dica: “Questo non rinchiudetelo più. Viene con me”» 
(Franz Kafka). 

Con la Pasqua il Signore passa nel nostro angusto corridoio e guardandoci in volto ci fa dono di una Parola e la certezza di stare con lui. Da liberi. 

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