Due giorni prima che abbia inizio il Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia 2014
presieduto da Papa Francesco, che avrà luogo in Vaticano tra il 5 e il 19
ottobre, alcune associazioni e gruppi cattolici italiani, europei e
statunitensi terranno a Roma una conferenza internazionale di teologia. La loro
intenzione è di presentare ai padri sinodali una concreta proposta per la piena
accettazione nella Chiesa di omosessuali e transessuali.
"Le strade dell’Amore" la conferenza
internazionale per una pastorale con le persone omosessuali e transessuali
chiede che i vescovi realizzino questa integrazione con "rispetto,
comprensione, delicatezza, e che si eviti un'ingiusta etichetta di
discriminazione".
Diversi modelli di famiglie. L'Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi è stata
convocata dal pontefice alla fine dello scorso anno con l'intenzione di
rivedere la visione della famiglia all'interno della Chiesa e sono stati
inclusi anche argomenti come "le coppie che convivono senza
sposarsi", "il cammino spirituale dei divorziati risposati",
"unioni di persone dello stesso sesso" e "l'educazione religiosa
dei figli di coppie dello stesso sesso".
Raccogliere proposte. La riflessione dei sacerdoti avverrà in due tappe: in occasione
dell'Assemblea Generale Straordinaria, il cui obiettivo è "fare il punto
della questione e raccogliere testimonianze e proposte dei vescovi per
annunciare e vivere il Vangelo in modo credibile per la famiglia" e
successivamente, nel 2015 durante un'Assemblea Generale Ordinaria, con lo scopo
di "individuare le linee operative per la pastorale della persona umana e
della famiglia".
Le domande ai sacerdoti. In precedenza è stata inviata ai vescovi una serie di domande allo scopo
di tastare il polso su questi temi nelle diverse Chiese. Ci sono domande come:
"Esiste nel paese una legge civile di riconoscimento delle unioni di
persone dello stesso sesso equiparata in qualche modo al matrimonio?"
Atteggiamento di fronte al matrimonio
omosessuale. E anche: "Che atteggiamento
assumono le Chiese particolari e locali di fronte allo Stato civile, promotore
di unioni civili tra persone dello stesso sesso, e anche di fronte alle stesse
persone implicate in questo tipo di unioni?"
Come comportarsi da un punto di vista
pastorale? Dal punto di vista pastorale si indaga
su quale attenzione pastorale è possibile sviluppare "riguardo alle
persone che hanno scelto di vivere secondo questo tipo di unioni". Inoltre
i vescovi devono rispondere a "come ci si dovrebbe comportare
pastoralmente nel caso di unioni di persone dello stesso sesso che abbiano
adottato figli, in vista di una trasmissione della fede?"
Conferenza parallela. Prima dell'inizio del Sinodo sulla Famiglia, associazioni e gruppi
cattolici dell'Europa e degli Stati Uniti hanno organizzato a Roma una
conferenza internazionale di teologia il giorno 3 ottobre. L'evento riunirà
teologi e religiosi cattolici, insieme a rappresentanti della Chiesa valdese e
della società civile, rende noto il sito spagnolo Redes Cristianas.
Vengono incluse tutte le unioni gay. I conferenzieri vogliono dare la loro opinione su come rinnovare la
pastorale allo scopo di includere pienamente gli omosessuali e le persone
transessuali, le coppie dello stesso sesso e le famiglie. Dicono: "Il tema
della famiglia non può essere ulteriormente discusso senza comprendere nella
riflessione ogni tipo di famiglia, incluse quelle basate sull'amore tra persone
dello stesso sesso".
I figli degli omosessuali. "Si parlerà della vocazione degli omosessuali che desiderano vivere
la propria fede nella Chiesa cattolica e al Vangelo e anche della questione dei
genitori dello stesso sesso e dei loro figli che a volte sono nati da un
matrimonio antecedente. Altri invece sono il frutto di una scelta maturata
all'interno della stessa coppia (omosessuale)"
Diritto a formarsi nella fede. "Questi bambini e bambine hanno il diritto di essere educati nella
fede e di ricevere i sacramenti nelle proprie comunità", affermano. I
relatori parleranno anche di tutte quelle persone omosessuali e transessuali
che non sono state capaci di costruire una relazione stabile e vivono le loro
vite con una sensazione di abbandono e di solitudine.
Amarezza e inganno. "La conferenza sarà anche un'opportunità per parlare dei sentimenti
di amarezza e di inganno o, a volte, la reazione di quelle spose e sposi di
persone omosessuali, che sentono di non poter sopportare una vita che li
obbliga a negare se stessi in un matrimonio che non riescono più a tollerare e
hanno deciso di abbandonare le proprie famiglie", spiegano.
Relatori prestigiosi. La conferenza sarà presentato da Marco Politi, giornalista, scrittore e
uno dei vaticanisti più attivi. Interverrà anche Mons. Geoffrey Robinson,
vescovo cattolico emerito, ex vescovo ausiliare di Sidney, Australia. Autore di
«Confronting Power and Sex in the Catholic Church» (Confrontare sesso e potere
nella Chiesa cattolica: rivendicare lo spirito di Gesù, 2007)
Esperti in coscienza omosessuale. Un altro relatore sarà padre James Alison, teologo cattolico e sacerdote.
Originario del Regno Unito, vive in Brasile e si è occupato ampiamente
dell'omosessualità e della fede cattolica, in particolare di coscienza
cattolica e di coscienza omosessuale.
Chiese diverse. Insieme a loro ci saranno anche la reverenda Antonietta Potente, teologa
domenicana italiana che vive in Bolivia, Letizia Tomassone, pastora valdese,
presidente della Commissione di Fede e Omosessualità delle Chiese battista,
metodista e valdese in Italia, e Joseanne Peregin, presidente della Comunità di
Vita Cristiana a Malta e madre di un omosessuale.
Progetto Gionata – 13 agosto 2014
Articolo pubblicato sul periodico spagnolo elPlural.com (Spagna) il 21
luglio 2014
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