"A partire dal secondo secolo, una
parte sempre più considerevole dei credenti in Gesù comprende se stessa come un
insieme di gruppi riuniti da una comune appartenenza a una specifica religione
cristiana, separata dall'ebraismo....L'opposizione tra
"cristianesimo" e "giudaismo" è stata poi proiettata
all'indietro su Gesù stesso, presentato così come il fondatore di una nuova
religione che rivendicava a sé la "vera" tradizione d'Israele e si
contrapponeva al giudaismo" ( Enrico Norelli, La nascita del cristianesimo, Edizioni
Il Mulino, pg 9).
Raccomando vivamente questa
straordinaria opera che si inserisce nel filone di ricerca molto noto anche per
le opere di Mauro Pesce e Adriana Destro.
Leggendo i commentari ai vari libri
del secondo Testamento si constata dolorosamente che le informazioni di questi
studi circolano ancora molto poco presso molti esegeti.
Franco Barbero
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