giovedì 14 agosto 2014

Omofobia condannato l’avvocato Taormina


Alla fine la sentenza che tante associazioni gay aspettavano è
arrivata. L'avvocato Carlo Taormina è stato condannato a pagare 10mila
euro a favore dell'associazione Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete
Lenford "a titolo di risarcimento del danno". La ragione? Neanche a
dirlo: discriminazione. Durante la trasmissione radiofonica 'La
zanzara' in onda su Radio24, del 16 ottobre, Taormina aveva sostenuto
di non volere gay nel proprio studio, definendoli "contro natura".
Le affermazioni contro gli omosessuali pronunciate lo scorso 16
ottobre durante la trasmissione radiofonica sono costate all'avvocato
Carlo Taormina la condanna per discriminazione. La sentenza è stata
emessa dal giudice del lavoro di Bergamo Monica Bertoncini che ha
ordinato a Taormina "a titolo di risarcimento del danno" il pagamento
di 10mila euro a favore dell' associazione. Nell'ordinanza il giudice
ha evidenziato "il carattere discriminatorio del comportamento tenuto
da Carlo Taormina per aver più volte affermato nel corso
dell'intervista radiofonica di non voler assumere nel proprio studio
persone omosessuali". Oltre al pagamento del risarcimento danni da
10mila euro e delle spese processuali, il giudice ha ordinato quindi
all'avvocato "la pubblicazione, a sue spese, di un estratto del
provvedimento in formato idoneo a garantirne adeguata pubblicità".
L'associazione Avvocatura per i diritti Lgbti-Rete Lenford aveva
denunciato la "sussistenza di una discriminazione diretta sulla base
dell'orientamento sessuale" in materia di occupazione vietata
dall'articolo 2 del decreto legislativo 216/2003, dal momento che
Taormina "in qualità di avvocato e titolare di uno studio legale in
Roma, afferma senza nessuna remora che eventuali candidati omosessuali
vengono o verrebbero da lui respinti, in ragione del loro orientamento
sessuale". Proprio per le sue posizioni, al Gay Village di Roma (di
cui Vladimir Luxuria è art director) si sono svolte le olimpiadi gay
con diversi giochi: oltre a quelli tradizionali, anche tornei di tiro
a freccette. Per bersaglio le sagome dei politici omofobi. E, oltre a
Vladimir Putin e Carlo Giovanardi, anche Carlo Taormina si era
guadagnato un posto tra i target delle freccette arcobaleno.
Ironia della sorte, dal suo profilo twitter l'avvocato Taormina negli
ultimi giorni si era scagliato contro la riforma della giustizia a cui
sta lavorando il ministro Andrea Orlando, criticando in particolare le
modifiche proposte sulla responsabilità civile dei magistrati: "Ma che
buffonata è la riforma della responsabilità dei giudici? Paga sempre
lo Stato e non il giudice che sbaglia! Cioè paghiamo noi!", aveva
twittato. Taormina, proprio per la decisione di un giudice (del
lavoro) dovrà ora sborsare 10mila euro a titolo di risarcimento per il
suo comportamento discriminatorio. Oltre il danno, la beffa.

La Scala di Giacobbe – L’Huffington Post 6 agosto 2014 

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