Non c'è spessore di nuvole nere che impedisca di sapere che al di sopra brilla sempre il sole. Se riusciremo a vivere la notte più buia nella consapevolezza di non essere soli, ecco che si trasformerà in un cielo stellato.
La solitudine dell'anima porta alla disperazione e questo avviene soprattutto di notte dove i pensieri negativi diventano sempre più forti...dove ci si sveglia con ansia e sudore, con la voglia di alzarsi dal letto...
Ecco, in questi momenti, nel buio di noi stessi, cerchiamo di ricordare Gesù nell'orto dei Getzemani. La sua via crucis iniziò lì. Era profondamente solo. I discepoli dormivano ed egli piangeva e pregava. Se lui, che conosceva il Padre, si abbandonò alla disperazione, allora anche noi siamo " autorizzati" a farlo. Questo rende Gesù molto simile a noi e veramente possiamo percepirlo come nostro fratello...
Tuttavia, dopo qualunque notte, l'alba si affaccia all'orizzonte portando la promessa del rinnovamento e della rinascita. Infatti, se ci facciamo caso, gli stessi pensieri e problemi che la notte ci hanno tenuti svegli, alla luce del sole si ridimensionano, acquistano un altro spessore...
Invito tutti noi a concentrarci quindi sulla Luce, sulla vita che rinasce, sul Cristo che in noi alberga. In quella forza che nasce in noi affronteremo la notte, con lo sguardo aperto sul mattino.
...E come dice saggiamente qualcuno: " Bisogna perdersi per ritrovarsi"...
Un abbraccio
Namastè..
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