venerdì 17 ottobre 2014

Alluvione Genova, sul web: punizione divina per città di don Gallo gay friendly


Questa settimana l’associazione Tessere Identità di Alessandria ha pubblicato questo testo sulla propria pagina facebook:
Belin, se il Gallo sentisse (e noi lo conoscevamo bene) probabilmente si farebbe una risata e direbbe, perentorio: "ma che cazzo dici?". Le cause del disastro del capoluogo ligure derivano da questioni molto più gravi e complesse rispetto all'umanità e all'accoglienza di una città unica come Genova: speculazione edilizia, piani urbanistici con vantaggi a breve termine senza pensare al tempo e all'acqua che sarebbe passata, negli anni.
Vicini ai/alle tant" amiche e amici genovesi.

In tutto ciò in risposta a quanto è stato scritto dal gruppo “Via, Verità e Vita”:
Genova, città di don Gallo, città di nozze omosessuali.
Quando l’uomo si ribella a Dio, la natura si ribella all’uomo.
Nulla accade per caso, preghiamo per gli innocenti e perché tutto sia permesso per un bene maggiore.

Non ci sono parole: anziché indignarsi contro chi continua a sfruttare in maniera indiscriminata il territorio, anziché chiedere allo Stato di mettere in sicurezza le città e le persone intervenendo prima che certi fenomeni atmosferici avvengano, ci sono persone che tirano in ballo i matrimoni gay, don Gallo e un Dio vendicatore. 
A quanto pare, la pagina del gruppo sopra menzionata è stata bloccata. Al momento infatti non è raggiungibile. Per fortuna agli utenti facebook è rimasto un po’ di buon senso.

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