lunedì 27 ottobre 2014

Canone 26 Ottobre 2014



Comunità  Nascente Torino
Via Principe Tommaso 4b


EUCARESTIA del 26 Ottobre  2014
Musica.

GUIDA -  l’Eucarestia non è il ricordo di un sacrificio fatto per placare un Dio iracondo con gli esseri umani ma è il ricordare il Gesto d’Amore di un uomo che nel morire, accetta con coraggio il proprio destino, vivendo le paure come ciascuno di noi e trasformando l’odio in compassione e speranza.
Ci aiuti il Signore a raccogliere le nostre forze e a mettere tutto il nostro cuo­re in questo incontro in cui cerchiamo di accoglierci l’un l’altro.
 Il Dio della Legge ha lasciato il posto al Dio dell’Amore. Siamo i primi e peggiori giudici di noi stessi, quindi aiutaci Signore ad essere meno rigidi, più disposti a perdonare noi stessi, passo necessario per perdonare e amare gli altri.

1.                           La vita è un dono che dalla notte dei tempi ci hai regalato, segno del tuo amore
 verso di noi, non della tua punizione.
2.                           Aiutaci a capirne il senso; entra nel nostro cuore e cura le ferite che ci portiamo
 nell’anima.
3.                           Siamo fragili e limitati ma questi sono gli strumenti che ci hai dato. Donaci la
capacità di accettarlo e di affidarci a te.

TUTTI - Signore, fa che io sia capace di ascoltare la Tua parola e liberami dalla presunzione di conoscerla. Fa' che essa trovi un cuore che si lascia interpellare, disponibile a lasciarsi trasformare in profondità.

LETTURE BIBLICHE

Vangelo: Mt 22,34-40
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti.

Commenti e riflessioni personali

Intermezzo musicale

1.     La vita è il cammino che ci hai donato per fare l’esperienza di TE nella concretezza. Signore aiutaci a prendere per mano il nostro fratello/sorella e insieme a camminare verso di te, realizzando il progetto che hai voluto per ciascuno di noi.
2.     La strada sarà impervia ma a tratti in discesa e alla fine tutto sarà chiaro e tu spezzerai il pane con noi.

GUIDA.   Eccoci ora partecipi, come discepole e discepoli, della cena di Gesù.

TUTTI.    O Dio, ci doni la possibilità di stare fiduciosamente davanti a Te. Ora noi spezziamo il pane ricordando Gesù. Rendi vivo ed efficace per ciascuno e ciascuna di noi questo ricordo. Egli ci disse di vivere al Tuo cospetto e ci insegnò a dividere il pane dei campi e il pane dei cuori. “Prendete e mangiate, prendete e bevete: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”. Questo è il corpo, la vita, la strada, la sostanza della memoria di Gesù: vivere sotto il Tuo sguardo e dividere tra di noi, accompagnarci. Padre, che tutto questo si avveri nelle nostre vite perché la nostra eucarestia non diventi una farsa.
1.    Ricordarci di Gesù, o Padre, non può essere una parola; non può essere nem­meno la ripetizione di un rito più o meno bello. Facciamo memoria di lui solo se lo seguiamo nella vita, solo se facciamo nostre Ie sue scelte e Ie sue speranze.
     
2.    Ricordarci di Gesù, o Padre, fare questa memoria qui oggi significa tante piccole case concrete nella vita d'ogni giorno: vuol dire tenere in vita ed aIimentare tutti i frammenti e Ie fiammelle di speranza e di gioia nei quartieri, nei posti di lavoro, ovunque c'e un po' di futuro in gestazione.

1. Oggi, mentre il mio lavoro, la mia casa, i miei orari, il mio dolore e tutta la  mia vita rischiano di dividermi dal fratello, Tu ci chiedi di abbattere gior­no   dopo giorno, o Padre, qualche muro di divisione o almeno di sperimentare  sempre nuove strade e nuovi sentieri di comunione, senza però fuggire nel  cielo delle idee e senza sottrarci alla fatica dei passi concreti e piccoli.

2.      Anche se qualche volta ci domandiamo “ma che cosa davvero  condividiamo noi che qui abbiamo ascoltato insieme la Parola e  spezzato insieme il Pane della vita?” vogliamo chiederti di mantenerci  aperti alla Tua voce, alle sempre nuove chiamate di Gesù.

PADRE NOSTRO

Franco: Spezziamo il pane.

Intermezzo musicale.

GUIDA: Facciamo ora la preghiera di ringraziamento come consigliata dalla Didachè:
Dopo che vi sarete saziati, così rendete grazie:
1. Ti rendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che hai fatto abitare nei nostri cuori, e per la conoscenza, la fede e l’immortalità che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. A te gloria nei secoli.
2. Tu, Signore onnipotente, hai creato ogni cosa a gloria del tuo nome; hai dato agli uomini cibo e bevanda a loro conforto, affinché ti rendano grazie; ma a noi hai donato un cibo e una bevanda spirituali e la vita eterna per mezzo del tuo servo.
3. Soprattutto ti rendiamo grazie perché sei potente. A te gloria nei secoli.
4. Ricordati, Signore, della tua chiesa, di preservarla da ogni male e di renderla perfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila dai quattro venti nel tuo regno che per lei preparasti. Perché tua è la potenza e la gloria nei secoli.
5. Venga la grazia e passi questo mondo.
Osanna alla casa di David.
Chi è santo si avanzi, chi non lo è si penta.
Maranatha. Amen.

Preghiere spontanee.


1.     Signore, in tempi in cui sempre più spesso ci sentiamo messi alla prova, aiutaci ad accoglierti con tutto il cuore, tutta l’anima e tutta la mente.
2.     Metti sulla nostra bocca parole d’amore per i nostri prossimi, anche quando li sentiamo molto lontani da noi.
3.     Insegnaci a vedere in loro il riflesso di noi stessi, come in uno specchio, attraverso il quale, come per incanto, possiamo tendere una mano di speranza e di fiducia.
4.     Ispiraci il potere dell’abbandono, un abbandono sereno e fiducioso verso gli altri, verso noi stessi e verso Te, Padre accogliente.
TUTTI: Signore, abbi pazienza se non sempre riusciamo a riconoscere i Tuoi comandamenti, siamo figli e figlie in costante cammino, talvolta persi nel mare delle ansie quotidiane.  Tendici ancora una volta la Tua mano, come un genitore amoroso che non vede l’ora di accarezzare il suo bambino quando viene la sera.
Ascoltaci Signore.




Comunità  Nascente Torino
Via Principe Tommaso 4b


EUCARESTIA del 26 Ottobre  2014
Musica.

GUIDA -  l’Eucarestia non è il ricordo di un sacrificio fatto per placare un Dio iracondo con gli esseri umani ma è il ricordare il Gesto d’Amore di un uomo che nel morire, accetta con coraggio il proprio destino, vivendo le paure come ciascuno di noi e trasformando l’odio in compassione e speranza.
Ci aiuti il Signore a raccogliere le nostre forze e a mettere tutto il nostro cuo­re in questo incontro in cui cerchiamo di accoglierci l’un l’altro.
 Il Dio della Legge ha lasciato il posto al Dio dell’Amore. Siamo i primi e peggiori giudici di noi stessi, quindi aiutaci Signore ad essere meno rigidi, più disposti a perdonare noi stessi, passo necessario per perdonare e amare gli altri.

1.                           La vita è un dono che dalla notte dei tempi ci hai regalato, segno del tuo amore
 verso di noi, non della tua punizione.
2.                           Aiutaci a capirne il senso; entra nel nostro cuore e cura le ferite che ci portiamo
 nell’anima.
3.                           Siamo fragili e limitati ma questi sono gli strumenti che ci hai dato. Donaci la
capacità di accettarlo e di affidarci a te.

TUTTI - Signore, fa che io sia capace di ascoltare la Tua parola e liberami dalla presunzione di conoscerla. Fa' che essa trovi un cuore che si lascia interpellare, disponibile a lasciarsi trasformare in profondità.

LETTURE BIBLICHE

Vangelo: Mt 22,34-40
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti.

Commenti e riflessioni personali

Intermezzo musicale

1.     La vita è il cammino che ci hai donato per fare l’esperienza di TE nella concretezza. Signore aiutaci a prendere per mano il nostro fratello/sorella e insieme a camminare verso di te, realizzando il progetto che hai voluto per ciascuno di noi.
2.     La strada sarà impervia ma a tratti in discesa e alla fine tutto sarà chiaro e tu spezzerai il pane con noi.

GUIDA.   Eccoci ora partecipi, come discepole e discepoli, della cena di Gesù.

TUTTI.    O Dio, ci doni la possibilità di stare fiduciosamente davanti a Te. Ora noi spezziamo il pane ricordando Gesù. Rendi vivo ed efficace per ciascuno e ciascuna di noi questo ricordo. Egli ci disse di vivere al Tuo cospetto e ci insegnò a dividere il pane dei campi e il pane dei cuori. “Prendete e mangiate, prendete e bevete: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”. Questo è il corpo, la vita, la strada, la sostanza della memoria di Gesù: vivere sotto il Tuo sguardo e dividere tra di noi, accompagnarci. Padre, che tutto questo si avveri nelle nostre vite perché la nostra eucarestia non diventi una farsa.
1.    Ricordarci di Gesù, o Padre, non può essere una parola; non può essere nem­meno la ripetizione di un rito più o meno bello. Facciamo memoria di lui solo se lo seguiamo nella vita, solo se facciamo nostre Ie sue scelte e Ie sue speranze.
     
2.    Ricordarci di Gesù, o Padre, fare questa memoria qui oggi significa tante piccole case concrete nella vita d'ogni giorno: vuol dire tenere in vita ed aIimentare tutti i frammenti e Ie fiammelle di speranza e di gioia nei quartieri, nei posti di lavoro, ovunque c'e un po' di futuro in gestazione.

1. Oggi, mentre il mio lavoro, la mia casa, i miei orari, il mio dolore e tutta la  mia vita rischiano di dividermi dal fratello, Tu ci chiedi di abbattere gior­no   dopo giorno, o Padre, qualche muro di divisione o almeno di sperimentare  sempre nuove strade e nuovi sentieri di comunione, senza però fuggire nel  cielo delle idee e senza sottrarci alla fatica dei passi concreti e piccoli.

2.      Anche se qualche volta ci domandiamo “ma che cosa davvero  condividiamo noi che qui abbiamo ascoltato insieme la Parola e  spezzato insieme il Pane della vita?” vogliamo chiederti di mantenerci  aperti alla Tua voce, alle sempre nuove chiamate di Gesù.

PADRE NOSTRO

Franco: Spezziamo il pane.

Intermezzo musicale.

GUIDA: Facciamo ora la preghiera di ringraziamento come consigliata dalla Didachè:
Dopo che vi sarete saziati, così rendete grazie:
1. Ti rendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che hai fatto abitare nei nostri cuori, e per la conoscenza, la fede e l’immortalità che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. A te gloria nei secoli.
2. Tu, Signore onnipotente, hai creato ogni cosa a gloria del tuo nome; hai dato agli uomini cibo e bevanda a loro conforto, affinché ti rendano grazie; ma a noi hai donato un cibo e una bevanda spirituali e la vita eterna per mezzo del tuo servo.
3. Soprattutto ti rendiamo grazie perché sei potente. A te gloria nei secoli.
4. Ricordati, Signore, della tua chiesa, di preservarla da ogni male e di renderla perfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila dai quattro venti nel tuo regno che per lei preparasti. Perché tua è la potenza e la gloria nei secoli.
5. Venga la grazia e passi questo mondo.
Osanna alla casa di David.
Chi è santo si avanzi, chi non lo è si penta.
Maranatha. Amen.

Preghiere spontanee.


1.     Signore, in tempi in cui sempre più spesso ci sentiamo messi alla prova, aiutaci ad accoglierti con tutto il cuore, tutta l’anima e tutta la mente.
2.     Metti sulla nostra bocca parole d’amore per i nostri prossimi, anche quando li sentiamo molto lontani da noi.
3.     Insegnaci a vedere in loro il riflesso di noi stessi, come in uno specchio, attraverso il quale, come per incanto, possiamo tendere una mano di speranza e di fiducia.
4.     Ispiraci il potere dell’abbandono, un abbandono sereno e fiducioso verso gli altri, verso noi stessi e verso Te, Padre accogliente.
TUTTI: Signore, abbi pazienza se non sempre riusciamo a riconoscere i Tuoi comandamenti, siamo figli e figlie in costante cammino, talvolta persi nel mare delle ansie quotidiane.  Tendici ancora una volta la Tua mano, come un genitore amoroso che non vede l’ora di accarezzare il suo bambino quando viene la sera.
Ascoltaci Signore.


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