lunedì 13 ottobre 2014

Perché amare diventi legale


Domenica 12 ottobre.
Francesca dopo molti mesi decide di andare a messa.
Il vangelo del giorno è quello di Matteo in cui Gesù racconta di un re che chiamava alle sue nozze tutti, senza distinzione, servi e contadini, tutti dovevano essere accolti.
Il passo del vangelo colpisce molto Francesca che tra se pensa "È stata la settimana delle Sentinelle in piedi, di Alfano che dice no ai matrimoni omosessuali e oggi qui, in quella che chiamano la casa di Dio, viene letto un passo del vangelo in cui Gesù accoglie tutti i suoi figli".

La messa va avanti, la predica, canti e poi la preghiera dei fedeli.
Una signora con un microfono gira per la chiesa alla ricerca di chi voglia esprimere una preghiera pubblicamente.
Un uomo che chiede lavoro: preghiamo.
Una donna che fa riferimento all'alluvione di Genova: preghiamo.
Una ragazza che chiede coraggio per gli ammalati: preghiamo.
Poi il microfono passa tra le mani di Francesca che sta imparando ad avere coraggio delle proprie idee: "Il vangelo di oggi ci parla di Gesù che accoglie tutti. E allora la mia preghiera è perché l'amore non debba più essere ciò che un gruppo di potenti abbia deciso debba essere, Prego affinché amare, in Italia, non sia più illegale : preghiamo.”  

Quel coro che uniforme si alza a dire: preghiamo.

Francesca ha detto una cosa forte, davvero tutte le famiglie, gli anziani, i giovani, le suore presenti hanno detto "Preghiamo" con cognizione di causa o perché la messa, come è usualmente celebrata, ci ha abituati a riti a cui raramente si presta attenzione?
Perché se oggi davvero quelle centinaia di persone che han detto "preghiamo" per l'amore, ci credono, io oggi mi sento meno sola
Ma se invece quel "preghiamo" è dettato da un compitino svolto da secoli sempre uguale e spesso per paura delle proprie idee, allora Francesca dovrà ancora perseverare.

Scritto di Rossana

Nessun commento:

Posta un commento