venerdì 28 novembre 2014

Commento al vangelo Domenica 30 Novembre

L'invito a non dormire e a vegliare è ciò che colpisce la mia attenzione. Quando si dorme si perde la coscienza di se stessi.
Sembra quasi che Gesù ci inviti ad essere sempre consapevoli di noi e delle nostre azioni, poichè in questo modo l'anima non sarà mai ottenebrata, bensì vigile e responsabile.
Dio ha un magnifico progetto elaborato per ciascuno di noi, anche per quelle persone che sono ammalate, stanche, deluse e hanno perso fiducia in Lui. Dio vuole la nostra evoluzione, ma vuole che sia consapevole.
La storia umana deve essere vista con un ampio raggio, non nella limitatezza di 80 anni ( tempo medio di vita!).
Per questo sostanze come le droghe e l'alcol sono da evitare. Esse chiudono la mente e la coscienza non riesce più a guidare l'esistenza umana; si compiono così azioni che possono avere conseguenze irreparabili, a maggior ragione perchè fatte in modo inconsapevole.
La consapevolezza guida il cambiamento responsabile. Ogni volta che decidiamo di fare un passo avanti nella nostra esistenza, diveniamo coscienti della stupenda meta che ci viene fatta intuire nel cuore.
Non sappiamo quando moriremo, ma possiamo decidere di non sprecare l'esistenza dietro la condizione di una vita piatta e monotona fatta di giorni sprecati nella soddisfazione dell'effimero.
I samurai ogni giorno si vestivano e pettinavano come se quello fosse l'ultimo giorno della loro vita.
Cerchiamo di vivere con consapevolezza del grande dono che ci viene dato, ovvero: la vita.
Cerchiamo di non rimandare una buona azione, un pensiero solare al nostro prossimo, una telefonata ad un amico, ecc...poichè ogni istante è un'occasione per crescere.
Crescere si può solamente nel confronto con gli altri, nell'azione. Se si rimane chiusi in una stanza a leggere trattati sull'autorealizzazione si aumenta la conoscenza ma non certo la crescita personale che avviene guardandosi negli occhi e " sporcandosi" le mani nell'incontro con l'altro uguale a me.
il mio augurio ( che rivolgo a me prima di tutto) è quello di comprendere la grande opportunità che ci viene data tutte le mattine quando apriamo gli occhi; vivere la giornata in modo tale che alla sera qualche " mattoncino" per la crescita sia stato posato. Il giorno "Avvento del Signore" arriverà magari prima prima di riuscire a completare il nostro cammino di crescita..ma vabene così.. almeno avremo iniziato il percorso. Avremo assaporato il viaggio.
Un abbraccio

Emanuela

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