mercoledì 5 novembre 2014

Esempio Venezuela

Dal pros­simo 1 dicem­bre, il sala­rio minimo aumen­terà del 15% in Vene­zuela. Que­sto è il terzo aumento deciso per decreto dal pre­si­dente della Repub­blica, Nico­las Maduro nel corso del 2014.
«La bor­ghe­sia – ha detto Maduro – durante i suoi ultimi 25 anni di governo ha dispo­sto solo 8 aumenti sala­riali, men­tre la rivo­lu­zione boli­va­riana ne ha decisi 28 in 15 anni. Que­sto è per noi il modello socia­li­sta che garan­ti­sce la pro­te­zione del popolo, e si basa sulla ridi­stri­bu­zione della ren­dita e la giu­sti­zia sociale».
Il sala­rio minimo vene­zue­lano è così oggi il più alto dell’America latina, sem­pre molto al di sopra della pesante infla­zione, insita nelle stor­ture eco­no­mi­che ere­di­tate e in quelle dovute al sabo­tag­gio dei poteri forti e dei grandi gruppi di oppo­si­zione. Basti vedere le ton­nel­late di pro­dotti seque­strati, dirette al mer­cato nero.

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