martedì 3 marzo 2015

don Mauro Inzoli

Cremona, 3 marzo 2015 - Il Vaticano «chiude» alla Procura di Cremona sulla rogatoria chiesta per conoscere cosa sia stato accertato dal procedimento ecclesiastico a carico di don Mauro Inzoli, per un trentennio potente e carismatico prete di Comunione e Liberazione, raggiunto da drastici provvedimenti del Vaticano per una storiaccia di abusi su minori. Lo scorso ottobre il procuratore Roberto di Martino si era rivolto alla Santa Sede, attraverso il ministero della Giustizia, con una richiesta di rogatoria. Con la data del 20 febbraio è arrivata al procuratore una comunicazione del ministero che a sua volta, il 23 gennaio, aveva ricevuto dal Vaticano il testo (con più di un «omissis») del provvedimento preso per don Inzoli e la risposta negativa alla richiesta: gli atti istruttori e processuali sull’«affare» Inzoli non possono essere rivelati perché «sub secreto pontificio».  
Non occorre avere studiato Cicerone per tradurre: il procedimento ecclesiatico è segreto.

Il giorno.it

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