Leggendo l’articolo di
Leonardo Bianchi pubblicato su Internazionale mi è sembrato che il passaggio
più importante sia questo: «È così che chi
solitamente discrimina diventa magicamente il discriminato, in un ribaltamento
di ruoli e uno stravolgimento della realtà che ha il solito obiettivo: quello
di cristalizzare lo status quo e stroncare qualsiasi cambiamento sociale. Per
arrivarci, la via più comoda è appunto quella di spacciarsi come vittime di
oscure macchinazioni».
Riporto qui di seguito l’inizio dell’articolo:
Negli ultimi tempi la scuola è diventata il bersaglio
preferito della propaganda dei movimenti ultracattolici. È nelle aule e tra i
banchi che, secondo i nuovi crociati della famiglia, la potentissima lobby
lesbica, gay, bisessuale e transgender (lgbt) starebbe cercando di
inculcare nelle menti delle giovani generazioni la temibile “ideologia del
gender”.
Sebbene non ci sia una definizione univoca, dal
Vaticano in giù sono tutti concordi sul fatto che si tratti di qualcosa che sta
corrodendo i pilastri della società. Recentemente perfino il Papa è intervenuto
sul tema, bollando la teoria del gender come una forma di colonizzazione
ideologica non troppo lontana da quella operata dai totalitarismi del ventesimo
secolo con i balilla o la gioventù hitleriana.
Per altri, invece, la teoria del gender è un gigantesco
complotto in cui le Nazioni Unite, l’Unione europea e la sezione
lgbt degli Illuminati tramano nell’ombra per legalizzare la pedofilia, somministrare
“ormoni” ai bambini per farli diventare gay e – se resistono all’inevitabile –
rinchiuderli in “campi di rieducazione”.
In Italia, uno dei veicoli utilizzati da questi spietati coloni sarebbe la
“Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni
basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, un progetto
ministeriale adottato nel 2013 per recepire un programma del Consiglio
d’Europa. Per continuare a leggere l’articolo
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