venerdì 24 aprile 2015

Si continua a confondere Gesù con Dio


"Se Gesù è il cristo, l'immagine, il riflesso, la parola, la rivelazione di Dio, non è peraltro Dio (e avrebbe certo considerato blasfemo se lo si fosse divinizzato). Tra il Creatore e la creatura la distanza e la differenza sussistono anche quando esistono legami più stretti e la più intima comunione".
(André Gounelle, Parlare di Cristo, Claudiana, pag.117)

Ascoltando le parole di papa Francesco di oggi rispetto a Maria, Gesù e la Chiesa gerarchica si prova un notevole imbarazzo e sconcerto.
Ma su questi terreni papa Francesco è rigorosamente tradizionalista.
Rispetto poi agli studi sul Gesù storico e le varie ricerche cristologiche, Francesco è totalmente a digiuno, completamente ignaro sulle opere che si interrogano sul rapporto tra Scrittura e dogma. La sua cultura cristologica è al più arrivata al Concilio di Calcedonia. Gli ultimi sedici secoli non li ha riletti.
Non aspettiamoci nulla dal papa su questi terreni che, tuttavia, rappresentano una delle sfide ineludibili e costituiscono uno dei luoghi più fecondi di rinnovamento della nostra fede, anche in vista del dialogo interreligioso. Questa parte è la nostra responsabilità di credenti adulti, di teologi e pastori preparati e coraggiosi. In questo tempo, come documento su questo blog, donne e uomini che ricercano seriamente esistono, ma le loro opere non penetrano nella catechesi e nella predicazione.
Vedo come utilissima l'opera quotidiana di molti di noi che studiano rigorosamente, accompagnano dei gruppi e diffondono appassionatamente le ricerche.
Si tratta di un'opera umile, proprio di ogni giorno, con l'impegno assiduo della divulgazione seria per far crescere una nuova conoscenza e una nuova coscienza dentro la chiesa.
don Franco Barbero

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