Mi piacciono le persone
ferite, quelle che dicono di non sperarci più, ma che sotto sotto la speranza
non la perdono mai.
Le persone ammaccate, che tentano sempre di far rientrare
la lacrimuccia all’angolo dell’occhio.
Mi piacciono le persone che cadono, che
si fanno male, ma che poi si rialzano dicendo che alla fine stanno bene, anche
se lo sanno tutti che non è affatto così.
Le persone che si alzano ogni mattina
dicendo che magari andrà meglio.
Quelle che hanno paura, che si nascondono
sotto ad una maglia troppo grande e delle cuffie alle orecchie.
Mi piacciono
perché pensano di non essere speciali e invece non sanno che sono le persone
migliori.
Henrik Nordbrandt
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