martedì 14 luglio 2015

Abolita infibulazione in Nigeria


Buona notizia: in Nigeria è stata proibita l’infibulazione alle bambone.
Fantastica notizia: in Nigeria è stata proibita l’infibulazione alle bambine
L’infibulazione, mutilazione del clitoride o “circoncisione femminile”, come viene chiamata in molte nazioni, è una pratica che consiste nell’eliminazione parziale o totale di alcuni degli organi genitali femminili, e più nello specifico del clitoride.
Molte culture, specialmente quelle indigene e africane, hanno realizzato questa pratica atroce fin dall’antichità, come parte delle loro credenze e tradizioni.
Tuttavia, negli ultimi anni si è lottato contro questa pratica e, grazie all’appoggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, molte nazioni e comunità native l’hanno abolita, prendendo in considerazione i grandi rischi che corrono le bambine che vengono sottomesse a questo doloroso procedimento.
Lo scorso 9 Giugno 2015, la Nigeria ha realizzato un grande passo avanti nella storia, trasformandosi nel ventitreesimo stato dell’Africa a proibire l’infibulazione sulle bambine.
È una notizia molto importante per tutti noi e soprattutto per chi lottava già da tempo per l’abolizione di questa pratica. La Nigeria, inoltre, è lo stato più popolato dell’Africa, dove si stima una popolazione di circa 20 milioni di donne e bambine.
È una misura molto importante per mettere fine a questa terribile mutilazione, che purtroppo continua ad essere praticata in 29 stati tra Africa e Asia.

In cosa consiste questa pratica?

infibulazione
Questa pratica viene realizzata su bambine di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, che vengono previamente preparate dalle loro madri per entrare in una vecchia e tenebrosa stanza, in cui le condizioni igieniche sono inesistenti.
Lì, una donna effettua con coltellini e lame quest’orribile procedimento, in un tempo massimo di 15 minuti.
Le bambine vengono prese e, nella quasi totale oscurità, vengono mutilate. Tramite coltellini o qualsiasi altro oggetto affilato, vengono eliminati, parzialmente o totalmente, il clitoride, le piccole labbra e parte delle grandi labbra delle bambine.
In queste condizioni, senza nessun tipo di anestesia e senza precauzioni igieniche, la donna mutila le bambine, che non possono fare altro che gridare e piangere per il terribile dolore. All’interno di queste stanze si sparge sangue e dolore, mentre fuori, i familiari ridono e celebrano le loro bambine, che finalmente sono pronte a diventare delle donne.
mutilazione genitale
Finalizzato questo procedimento, inizia la ricerca di uno sposo che sia disposto ad offrire una buona dote in cambio delle finalmente “donna”. Tutto questo ovviamente se la bambina sopravvive a tutti i rischi che implica la mutilazione di un organo che nella donna svolge una funzione molto importante.
Molte bambine muoiono a causa dell’emorragia  o per il collasso neurologico provocato dall’intenso dolore e dal trauma. Altre, invece, muoiono a causa delle terribili infezioni che comporta questo processo, che viene effettuato senza prendere nessuna misura di sicurezza.
Per questo motivo, ormai da diversi anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha denominato ufficialmente questa pratica come mutilazione genitale femminile, perché non vengono prese precauzioni mediche e perché è realizzata da terzi che hanno come unica intenzione quella di privare le donne per tutta la vita del piacere sessuale.
Come se non bastasse, è stato dimostrato che questa pratica può avere serie conseguenze su bambine e donne, come nel caso di emorragie, problemi urinari, cisti,infezioni, infertilità e complicazioni durante il parto.


circoncisione femminile

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