Venezia - Il sindaco fa ritirare un migliaio di libri sul
“gender” dalle scuole dell’infanzia
Contro la recente decisione del nuovo sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro,
di far ritirare dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia quei libri che
tratterebbero “argomenti che non devono essere affrontati dalla scuola, ma dai
genitori”, si è mobilitato anche il “Comitato costituente consulta laicità e
diritti a Venezia” di cui fa parte la chiesa valdese metodista della città
lagunare.
“Nei giorni scorsi è stato organizzato un incontro ‘Fiabe di tutti e per
tutti’ – ha spiegato la pastora della comunità Caterina Griffante -. Voleva
essere un momento di confronto tra la cittadinanza e il sindaco sulla decisione
di ritirare 1098 libri inviati alle scuole nell’ambito del progetto ‘Leggere
senza stereotipi’. Il sindaco Brugnaro, purtroppo, ha deciso di non
intervenire. Nonostante questo, l’incontro è riuscitissimo, tanti bei bambini,
tanti bei libri e tanto dibattito”.
Per l’occasione il Comitato costituente
consulta laicità e diritti a Venezia ha diffuso un comunicato nel quale si
legge: “Innumerevoli esperienze e ricerche in Italia e nel mondo dimostrano
che, nelle scuole dove sono stati previsti percorsi e materiali su educazione
di genere, educazione affettiva e sessuale e antidiscriminazione, si sono
create le basi per una scuola e una società migliore, meno razzista, meno
omofoba, meno sessista, meno violenta”. Il Comitato ha già annunciato la
promozione in varie sedi e con diverse modalità della diffusione dei libri
ritirati così come dei principi e dei contenuti da essi promossi. E al Sindaco
il Comitato fa notare che “il ‘degrado’ in città non sono i senza tetto o i
migranti, il vero degrado è impedirci di dialogare, di avere un libero
pensiero, di ascoltare, di aprirci verso gli ‘altri’, di rivolgere lo sguardo
verso chi è vittima di discriminazioni, verso chi è escluso, di sostituire la
paura con l'accoglienza, l'ignoranza con la conoscenza.”
I libri all’indice
erano stati introdotti nelle scuole veneziane all’inizio del 2014 in un
percorso di educazione alle diversità, ideato da Camilla Seibezzi, già delegato
ai diritti civili del comune di Venezia, dal titolo “Leggere senza stereotipi”
che aveva visto l’acquisto di oltre mille volumi di 49 titoli scelti da
bibliotecari e psico-pedagogisti. Figurano tra questi alcuni capolavori della
letteratura per l’infanzia.
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