mercoledì 22 luglio 2015

NON RIMANDARE A DOMANI QUELLO CHE PUOI FARE OGGI.

Questo è il seguito del mio precedente scritto sul mio amico Franco.
Sabato sera avevo deciso di scannerizzare una quindicina di fotografie anni 1966/1968 in cui era presente Franco durante i campi scout in Val d'Ayas e le foto le ho messe su un CD impegnandomi a portargliele la domenica.
Domenica caldo torrido, poca voglia di uscire, il pranzo è quasi pronto ma la voglia di portare quelle foto la vince su tutto, inforco la bicicletta e mi reco all'ospice dove trovo Franco e sua moglie mentre guardano un film.
Gli consegno il CD delle foto e mi dice che anche lui ne ha molte a casa e che magari le farà portare lì prossimamente così potremo commentarle.
Altre parole sulla salute, sul cibo dell'ospice, sul cagnolino mascotte della struttura che gira liberamente per le camere, sulla possibilità di far entrare anche il suo collie per accarezzarlo, il battesimo del suo primo nipotino proprio in quella giornata, sull'imminente arrivo di un secondo nipotino dall'altra figlia.
Il tempo scivola via veloce e ci diamo appuntamento a mercoledì mentre sarò in ospedale con mia figlia, quindi oggi mi presento per chiacchierare, ma la sua camera è occupata da un'altra persona.
Caro Franco te ne sei andato via velocemente e senza dolore (almeno quello finale) non mi hai portato le fotografie, pazienza sarà per il nostro prossimo incontro.
Sono felice di non aver ceduto alla fiacca domenica scorsa perché ho potuto vederti ancora cosciente
prima che tu abbia continuato la tua esistenza tra le braccia del Madre/Padre oramai Risorto.
sergio

1 commento:

  1. La vita evapora come gocce di sudore sulla pelle....ma rimane il fresco ricordo di chi ci ha accompagnati...

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