Ci credevamo invincibili, immortali, autosufficienti,
non sentivamo il bisogno di te, o Dio,
Tu eri un di più nella nostra vita.
Di te potevamo benissimo farne a meno.
Non ti nominavamo più,
non ti riconoscevamo più come il nostro Creatore
e noi non ci sentivamo affatto tue creature.
Anzi TU eri una scocciatura,
che ci richiamava alle nostre responsabilità,
che ci invitava, e non ci obbligava,
alla fraternità, alla condivisione.
Eri altro da noi e noi potevamo fare a meno di Te,
chiusi nel nostro sentirci invincibili.
In questi giorni di morte, in cui siamo costretti a fermarci,
speriamo di riuscire a capire
che solo Tu sei l’energia che ci tiene in vita,
che ci permette di non soccombere all’angoscia,
che ci dona la capacità di inventare modi nuovi per starci vicino,
per continuare a relazionare tra di noi
e a condividere quel poco che abbiamo.
Solo tu puoi continuare ad amarci nonostante la nostra piccolezza.
Ti chiediamo perdono, o Dio della Vita.
Il tuo Amore, il tuo sorriso
e la tua mano sostengano i nostri giorni,
nonostante il nostro duro cuore.
GRAZIE.
Maria Grazia Bondesan
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