mercoledì 10 giugno 2020

Report su Fede e omosessualità

FEDE E OMOSSESSUALITA’
L’incontro del 25 maggio ci ha davvero commossi. Trentacinque persone da diverse parti d’Italia: Genova, Foggia, Palermo, Torino, Roma, Olbia, Pistoia… si sono collegate in video conferenza per ascoltare la relazione di Don Franco Barbero e per condividere le proprie riflessioni.
Don Franco Barbero ha esordito dicendo che a tutt* noi interessa che l’AMORE si possa esprimere in ogni sua forma e che ogni creatura ha il diritto di amare pienamente chi desidera.
Nella sua relazione ha menzionato i vari documenti ufficiali della Chiesa cattolica, approvati purtroppo anche da papa Bergoglio, che continuano a denigrare l’amore delle persone LGBTI fino a paragonarlo all’incesto, alla prostituzione e all’adulterio, come viene riportato nel libro:” Che cosa è l’uomo?” della Pontificia Commissione Biblica (Ed. Libreria editrice vaticana), del 2019.
Franco ha sottolineato che i passi delle Scritture bibliche, spesso utilizzati per condannare l’omosessualità, costituiscono un autentico abuso delle Scritture in quanto la Bibbia non è un prontuario di ricette morali e i singoli testi vanno collocati e letti dentro il contesto storico e culturale in cui sono stati redatti.
Dopo una questa carrellata di affermazioni antievangeliche e antiscientifiche da parte della gerarchia cattolica, Don Franco Barbero ha incoraggiato ciascuno/a di noi a venire allo scoperto nelle parrocchie, nelle comunità di fede, per dare spazio ad un profondo rinnovamento evangelico personale e comunitario.  In realtà alcuni presbiteri, operatori e operatrici ecclesiali si muovono in una direzione costruttiva e costituiscono una presenza informata e coerente, ma purtroppo ancora molto scarsa sul piano numerico.
Una mamma ci ha raccontato che suo figlio, proprio a causa dell’atteggiamento retrogrado, a 12 anni ha tentato il suicidio, gettandosi dal secondo piano. Ma lei, ancor oggi, continua nella sua parrocchia a portare testimonianza. 
Molte persone LGBTI non sentendosi accolte nella propria parrocchia rischiano di perdere anche la fiducia in Dio. Questo non deve accadere ed è necessario che tutt* ci diamo da fare in mille modi. Dio non è la Chiesa e se non si mantiene questa distinzione, si rischia che Dio non interessi più a nessun*
Da alcuni partecipanti è nata l’esigenza di continuare in qualche modo a sostenerci e specialmente a dare voce ai ragazz*LGBTI che in prima persona vivono questa esperienza. 
Si proponeva, nel prossimo incontro, di invitare alcuni giovan* a narrare la loro storia di vita all’interno della Chiesa o fuori di essa per motivi vari. Chi desiderasse proporsi per questo intervento lo comunichi a giorgio.grazia@gmail.com.
Tutt* possono inviare proposte, riflessioni sulla serata vissuta insieme.
Ci daremo un nuovo appuntamento in videoconferenza nel mese di giugno.
Un affettuoso saluto a tutt*
Maria Grazia Bondesan e Giorgio Violato

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