Ed ecco Francesco dire che gli
aggressori vanno fermati "non dico con le bombe, però bisogna valutare con
quali mezzi e con una decisione comune delle Nazioni Unite".
E' un richiamo fortissimo e straziato
alle responsabilità della Politica. E' un monito alle potenze, dagli
Stati Uniti alla Russia, alla stessa Europa (così incapace di esserlo una
potenza), a mettere da parte rivalità ed egoismi per combattere insieme la
barbarie nella quale il mondo sta sprofondando.
E' quasi un'invettiva (se si può usare
questo termine per le parole di un pontefice) affinché le Nazioni Unite non
diventino imbelli come la Società delle Nazioni.
Chissà se al palazzo di Vetro i
cosiddetti "grandi della terra" la smetteranno di giocare ai veti
incrociati e lo ascolteranno?
Paolo Garimberti, Repubblica 20 agosto
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